STANZE DI LUCE
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Dante Cappellani 1890 – 1969 / Giuseppe Cappellani 1932 – 2010
L’archivio fotografico Dante e Giuseppe Cappellani , rispettivamente padre e figlio, racchiude l’attività professionale svolta dai due fotografi in un arco di tempo che va dal 1920 ca. al 2002, testimoniando l’evoluzione del paesaggio, dell’urbanistica e della vita sociale di gran parte della Sicilia ed, in particolare, della città di Palermo.
Nei primi anni del Novecento Dante Cappellani inizia ad interessarsi alla fotografia, lavorando presso il negozio di Angelo Randazzo in via Candelai a Palermo.
Nell’aprile del 1925 diventa il fotografo ufficiale del C.A.S.(Club Alpino Siciliano), scala le montagne dell’isola mappando con le immagini tutto il territorio attorno a Palermo e nelle provincie vicine.
Nello stesso anno apre il suo primo studio nel palazzo Salinas, in via Emerico Amari 130.
Dante fu un pioniere della fotografia aerea , sperimentatore di quella subacquea, all’infrarosso e dell’autochrome, ottenendo diversi riconoscimenti, diplomi e medaglie in numerosi concorsi e mostre fotografiche nazionali.
Tra la fine degli anni venti e trenta fino all’inizio della guerra, Dante, documenta le trasformazioni urbanisticheele opere pubbliche a Palermoportate a termine dal regime fascista , nel settore dell’edilizia, (ad es. trasformazione di interi quartieri, dalle demolizioni alle ricostruzioni, come i rioni Conceria, Albergheria e san Giuliano), dell’idraulica (ad es. lavori per la realizzazione del collettore Molo e del canale Passo di Rigano), delle strade (ad es. fotografie notturne della nuova illuminazione elettrica della città e delle borgate, posa della fognatura nel quartiere Matteotti), delle ferrovie e del porto di Palermo.
Per la sua alta professionalità a lui si rivolgono quasi tutti gli enti pubblici, per i quali documenta lo svolgimento di numerosi lavori, tra questi ne ricordiamo alcuni:
A causa della guerra è costretto ad interrompere la sua attività di fotografo a Palermo e si trasferisce con la famiglia in toscana. Finita la guerra, nel 1946, torna a Palermo apre un nuovo studio e riprende l’attività che lo vedrà impegnato fino al 1969 ca.
Già dal 1948 il figlio Giuseppe affianca il padre.
Inizialmente lavorando nella bottega e imparando l’uso dei prodotti chimici, l’utilizzo delle apparecchiature per la stampa, le caratteristiche delle macchine fotografiche e degli obiettivi, successivamente collaborando con lui fino ad aprire un suo studio indipendente nel 1968.
Giuseppe diversifica il modo di fotografare adattandolo ai tempi. Uno dei temi principali fu la fotografia pubblicitaria commissionata dai migliori art director di Palermo e non solo. Diverse volte ebbe incarichi per la documentazione di siti e scavi archeologici in Sicilia, in Libia ed in Egitto.
La fotografia aerea diventa una istituzione consolidata da un rapporto di collaborazione con il Ministero della Difesa e la S.A.S. (Società Aerofotogrammetrica Siciliana) per la quale realizza degli scatti per il rilievo del territorio regionale.
Il sodalizio migliore è stato quello instaurato con Enzo Sellerio fotografo ed editore. Giuseppe ha partecipato attivamente come fotografo ai progetti editoriali della casa editrice ed è stata tanta la frequenza fra i due, che il rapporto professionale si è trasformato in una fraterna amicizia che è durata tutta la vita.
Il prezioso archivio ancora in fase di inventariazione, è stato catalogato in parte.
Nel 2005 l’archivio ha ricevuto la “Dichiarazione di Interesse Storico Particolarmente Importante” da parte della Soprintendenza Archivistica per la Sicilia, con decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Art. 13 d.lgs. 22 gen. 2004 n.41 e n.42).
Nel 2016 L'archivio è stato inserito nell'"Atlante degli archivi fotografici e audiovisivi italiani digitalizzati". Fondazione di Venezia - Marsilio
All’opera di Dante e Giuseppe Cappellani sono state dedicate varie pubblicazioni:
“Dalla memoria al progetto” Istituto salesiano Don Bosco.
"Album siciliano" La montagna nelle fotografie di Dante Cappellani, Istituto Nazionale della Montagna.
"In volo sul secolo breve" edizioni Kalos.
Palermo: Ponte delle teste mozze Palermo: Villino Florio Palermo: Bagni di Cefalà Diana
Targa florio Palermo: Il porto Palermo: Cantiere navale
Mondello: La spiaggia Palermo: La vecchia officina dei Tram Palermo: Un antico cortile
Palermo: Vecchio negozio di pastai Palermo: Via Cavour Palermo: Un vecchio tram
Palermo: Una via del centro Palermo: Torre di San Nicolò Palermo: San Giovanni degli Eremiti
Palermo: Il porto bombardato, 1943 Palermo: Panorama all'infrarosso Palermo: Corso Olivuzza
Palermo: Mondello Palermo: Bastione di Corso Olivuzza Palermo: Caffè delle Rose
Palermo: Piazza Indipendenza Palermo: Le absidi della Cattedrale Palermo: Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella
Palermo: Foro Italico Umberto I Palermo: Via Francesco Crispi Palermo: Venditore di lupini a Mondello
Palermo: Quartiere Littorio Palermo: Piazza Don Bosco Palermo: La fontana della Vergogna
Aspra, (PA): Cavatori di tufo Segesta, (TP): Tempio greco Palermo: Teatro Massimo innevato
Palermo: il Porto Palermo: Veduta aerea del Foro Umberto I Palermo: Piazza Bellini