La catalogazione

Il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 41, art. 10 ha riconosciuto alle fotografie e ai materiali fotografici lo status di "bene culturale" da salvaguardare, tutelare e conservare. Tutelare e conservare mal si sposano con la fruizione. Per fortuna oggi ci vengono in aiuto le tecnologie informatiche con le quali è possibile organizzare il materiale fotografico evitando gli stress dovuti alla scorretta manipolazione nel totale rispetto dell’ordinamento originario del fondo fotografico. Un passaggio fondamentale per tutelare la fotografia è la catalogazione che si svolge in più fasi:

- Analisi storica del fondo e inventario.

- Su ogni fototipo seguendo precisi criteri di studio si esegue un'attenta lettura e osservazione dell'immagine o dell'oggetto fotografico trascrivendo tutte le informazioni (tecnica, soggetto, luogo, data, note dell'autore, ecc.) utili alla compilazione di una scheda prima cartacea e poi digitale.

- Acquisizione dell'immagine tenendo conto del valore dell’originale e delle sue condizioni conservative, tramite scanner o macchina fotografica. I parametri di acquisizione vengono decisi in funzione dell’utilizzo che si intende fare dell’immagine digitalizzata.

- Immissione di tutti i dati raccolti in appositi campi di un database.

Le immagini acquisite, associate alle relative schede catalografiche, generano un catalogo digitale pratico e veloce, consultabile a monitor, rendendo interi archivi anche di grandi entità, fruibili da quanti ne fanno richiesta.